Dalla dominazione spagnola al Regno d’Italia
Nel XVI secolo l’Ossola divenne parte della signoria spagnola. Fu un periodo inquieto, in cui si accesero le lotte tra le fazioni locali e dilagò il banditismo. Il malcontento generale era dovuto al carattere stesso della dominazione, alla tassazione troppo gravosa, a epidemie e carestie. Era diffuso anche il pregiudizio di stregoneria. Fu questo il tempo in cui l’emigrazione dei vigezzini cominciò la sua epoca di fortune.
La fine del dominio spagnolo coincide con i trattati di Utrecht e di Rastadt (1713-1714), in seguito ai quali il territorio fu ceduto agli Asburgo. Maria Teresa d’Austria, durante la guerra per difendere la sua designazione al trono imperiale d’Austria, concesse diversi territorio al suo alleato Carlo Emanuele III di Savoia, che divennero parte del Regno di Sardegna; tra essi compariva anche la zona ossolana. Nel 1773, alla morte di Carlo Emanuele III, l’Ossola tornava feudo dei Borromeo. Alle guerre della Rivoluzione Francese, del Consolato e dell’Impero, prese parte anche Pietro Maria Bartolomeo Ferino di Craveggia, che raggiunse il grado di generale di divisione.
Durante il periodo napoleonico l’Ossola fu annessa alla Repubblica Cisalpina, per poi tornare ai Savoia.