La Gastronomia

La Gastronomia

Mangiare e bere in Valle Vigezzo

Nelle zone di montagna l’alimentazione è sempre stata condizionata dall’ambiente circostante, dal clima, dalle vie di comunicazioni poco praticabili, dalle risorse economiche legate al piccolo commercio e all’allevamento.

In Valle Vigezzo la maggior parte delle famiglie si dedicava proprio all’allevamento, trasferendosi agli alpeggi al sopraggiungere della primavera, per poi rientrare alle porte dell’inverno. La tradizione gastronomica vigezzina ha origini semplici e naturali, ma non per questo propone cibi poveri di sapore. Il fenomeno dell’emigrazione ha contribuito alla cultura locale anche per quanto riguarda il cibo, portando in Valle le consuetudini alimentari di altri Paesi.

Oggi è possibile assaggiare i piatti tipici nei ristoranti, trattorie, rifugi e agriturismi del territorio, che offrono un’ampia varietà di cibi, tra cui la polenta con formaggio, selvaggina o funghi, la pasta rustida con patate, formaggio, cipolle e pancetta, il risotto con i funghi porcini, la zuppa di cipolle, ortiche o spinaci selvatici, le costolette di agnello e capretto tipico (di particolare pregio per il metodo di allevamento, per il quale viene nutrito solo con latte materno e macellato tra i 9 e i 12 kg), le trote del Melezzo e degli altri torrenti della Valle; ad accompagnare il pasto, l’Acqua Minerale di Vigezzo o uno dei vini ossolani prodotti nelle zone limitrofe alla Valle (Masera, Trontano, Montecrestese). Numerosi sono i prodotti tipici di alta qualità, che spesso sono oggetto di esportazione.

Infine, la gastronomia offre anche una vasta selezione di grappe aromatizzate o barricate, e liquori come il genepy e la genzianella.

Numerosi sono i prodotti tipici di alta qualità, che spesso sono oggetto di esportazione.

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Il pane nero

Il pane di segale della Valle Vigezzo

Il pane di segale è uno dei protagonisti delle tavole della Valle Vigezzo.

In passato era preparato solo due volte all’anno e di solito era il dono che Gesù portava ai bambini a Natale. Veniva cotto in forni privati o comunitari e poi riposto su alcune grate appese al soffitto, per evitare che fosse mangiato dai roditori. Oggi a Coimo si produce ancora il pane nero tradizionale, al quale si aggiunge il crescenzin, una pagnotta rotonda con noci, fichi e uvetta.

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Gli Stinchett, i Runditt e gli Amiasc

La farina di frumento e quella di grano saraceno, ingredienti diffusi nella cucina di tutto l’arco alpino, in Valle Vigezzo sono gli ingredienti principali di due specialità tradizionali e classiche: gli stinchett, o runditt a Malesco, con farina di frumento e gli amiasc, a Coimo, con farina di grano saraceno, oggi preparati in occasione di feste e manifestazioni.

La Polenta

La polenta può essere preparata con due diversi tipi di farina: di mais o di grano saraceno.

La farina di mais si utilizza per preparare la Polenta Vigezzina, con formaggio fuso e uovo, o la polenta sfragaida, cotta con poca acqua per renderla più asciutta e sbriciolata. La farina di grano saraceno è usata invece nella ricetta della polenta dei buratt (dei boscaioli), che prevede palle di polenta ripiene di formaggio, abbrustolite sotto la cenere.

Le Minestre

In Valle Vigezzo le minestre derivano dalla tradizione contadina e sono cucinate con pane raffermo e ortaggi. In quelle tradizionali venivano usati maggiormente le erbe di campo, la borraggine e l’asparago selvatico.

I Dolci

I dolci tradizionali della Valle Vigezzo sono la torta pan e lac e la fiacia.

La prima è preparata con pane raffermo lasciato a bagno nel latte e unito all’uvetta aromatizzata nel rhum, con zucchero, uova e limone, mentre la seconda è una torta di pasta frolla molto ricca di burro.

Entrambe le torte si possono acquistare in pasticceria o in occasione di sagre e feste, dove vengono messe all’incanto, insieme a vasetti di miele di castagno, tiglio, rododendro, fiori alpini e acacia, che costituiscono un vanto per gli apicoltori vigezzini.

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I Salumi

La Valle Vigezzo propone un’ampia varietà di salumi: la mortadella di fegato, da consumare cotta se fresca o cruda se ha una stagionatura di almeno sei mesi, i delicati salamini di capra, i cotechini speziati, le pancette salate e affumicate, il violino salato e speziato di capra o camoscio. Il più apprezzato è però il prosciutto crudo, prodotto ancora con l’antica lavorazione, che gli conferisce un sapore affumicato.

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I Formaggi

La tradizione casearia locale presenta prodotti particolarmente gustosi, come la toma della Valle Vigezzo, le ricotte, i formaggi freschi di capra, gli yogurt realizzati con fermenti lattici vivi e l’aggiunta di marmellate casalinghe per i gusti alla frutta, il burro.

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La Frutta

Chi l’ha detto che la frutta buona cresce solo al caldo? In Valle Vigezzo è possibile trovare, un po’ dovunque, diversi frutti di bosco, tra cui mirtilli, fragoline, lamponi e more selvatici.

Il caffé del pariulin

Il Caffè del Pariulin

Un altro modo di bere il caffè: sapore deciso, avvolgente, quasi nostalgico: il caffè del pariulin è il metodo di preparazione del caffè secondo tradizione, in Valle Vigezzo e in tutta l’Ossola.