I gioielli vigezzini

I gioielli vigezzini

Dalla Valle Vigezzo alla Francia di Maria Antonietta

Quando partirono da Craveggia qualche secolo fa, i Mellerio erano semplici venditori ambulanti di cianfrusaglie, ma sono stati i capostipiti di una famiglia di gioiellieri tra i più famosi di Francia.
Gian Battista Mellerio era l’orefice di fiducia della regina Maria Antonietta, e ha aperto un negozio al numero 22 di rue Vivienne a Parigi, che portava l’insegna “Mellerio – Meller-à la Couronne de fer”. In seguito la famiglia ha acquisito le grandi case di rue de la Paix, di Argenteuille, di Quai d’Orsay e molte altre, che hanno goduto di grande splendore soprattutto nel XIX secolo, riscuotendo consensi e popolarità in tutta Europa.
Un cugino di Gian Battista, Francesco, ha cominciato a frequentare la corte francese grazie ad una sua affezionata cliente, Madame de Segùr, e presto è diventato il fornitore dell’imperatrice Giuseppina Bonaparte e successivamente di Luigi Filippo.
Esistono documenti che attestano che nel 1867, Vittorio Emanuele II ha acquistato all’Esposizione Universale di Parigi una tiara in diamanti, a foggia di fiori e alloro, realizzata dai Mellerio: era il dono di nozze per Margherita, la futura nuora.

Nella chiesa parrocchiale di Craveggia, il paese d’origine della famiglia di gioiellieri, si trova il “Tesoro dei Re di Francia”, formato dalle donazioni dei Mellerio e da altri benefattori, nel quale si contano pezzi di valore inestimabile: dipinti della scuola fiamminga che raffigurano scene tratte dalla Via Crucis e provenienti dalla cappella reale di Versailles, ostensori di varie fatture, tra cui uno cesellato d’oro e decorato con pietre preziose simile solo ad alcuni esemplari custoditi nella cattedrale di Notre Dame a Parigi e in Vaticano, croci, pissidi, calici, e paramenti tessuti con seta e fili d’oro e argento, tra i quali un drappo funebre del Re Sole e alcune stoffe tratte dal manto nuziale di Maria Antonietta d’Austria.

Esistono ancora oggi diversi esemplari di splendidi manufatti realizzati dai Mellerio, che sottolineano la loro tecnica raffinata e applicata nella forgiatura di oggetti come spille e collane in granato, gioielli tradizionali che oggi vengono abbinati al costume vigezzino.
Le gioiellerie locali possiedono ancora le riproduzioni di questi antichi monili.