L’acqua di Colonia

L’acqua di Colonia

Dall’aqua mirabilis di Giovanni Paolo Feminis alla fama mondiale dell’acqua di Colonia

Giovanni Paolo Feminis è stato uno dei tanti vigezzini che nei secoli scorsi sono emigrati per cercare fortuna in altri paesi d’Europa; il suo nome però si è legato a un prodotto che ha poi raggiunto la fama mondiale: l’acqua di Colonia.

Feminis è nato a Crana nel 1666, ma ha presto lasciato la Valle per raggiungere la Germania, recandosi prima a Magonza e poi a Colonia, dove arrivò nel 1693. Qui ha aperto una distilleria, e fra i profumi in commercio vi era una eccezionale Aqua Mirabilis, nella cui ricetta comparivano alcool pregiato e diverse essenze naturali che trovava solo in Italia, in particolare in Val Vigezzo. Era venduta come rimedio e cura per diversi disturbi, grazie alle sue riconosciute proprietà antisettiche, analgesiche, digestive ed epatiche; il successo dell’Aqua mirabilis è stato immediato, tanto da ottenere dall’Università di Colonia il brevetto di acqua dalle proprietà medicamentose, il 13 gennaio 1727.

Il 1736 fu l’anno della morte di Giovanni Paolo Feminis, che se ne andò senza eredi e lontano dal suo paese natale; aveva però sempre ricordato Crana nelle sue donazioni, talmente generose da permettere di riedificare la chiesa parrocchiale (nella forma che vediamo ancora oggi).

La produzione dell’Aqua Mirabilis è andata avanti grazie al collaboratore di Feminis, Carlo Girolamo Farina, anch’egli di origini vigezzine, e con i discendenti di questo, tra cui Giovanni Maria Farina. Il giovane Farina era dotato di un intuito commerciale eccezionale, grazie al quale era stato capace di portare l’acqua al suo massimo livello di diffusione, accompagnandola con il marchio Aqua Admirabilis – Eau admirable de Cologne e fondando la casa di produzione Johann Maria Farina. Grazie alle sue abilità, nel 1837 divenne anche il fornitore della regina Vittoria d’Inghilterra, e in seguito di altri cinquanta regnanti.

Un omonimo di Giovanni Maria Farina si stabilì invece a Parigi, dove giunse nel 1806. La notorietà dell’Acqua di Colonia aumentò tanto che nel 1810 Napoleone, grande estimatore del prodotto, promulgò un decreto secondo il quale le ricette di tutti i medicamenti dovevano essere rese note, tranne quella dell’Aqua, che da lui fu definita “profumo”.

Nella seconda metà del XIX secolo le ditte di produzione dell’Acqua di Colonia cominciarono a diffondersi in diversi Stati, dalla Francia all’Inghilterra, fino all’Italia e alla Russia; oggi L’Eau de Cologne viene prodotta dalla VIII generazione della famiglia Farina, insieme alla ditta Roger-Gallet. Esiste ancora l’Acqua di Colonia chiamata “La Classica” di Feminis e Farina, ed è prodotta in Ossola.