Altitudine: 761 m.s.l.m.
Comune del Parco Nazionale della Val Grande, ha ottenuto il riconoscimento di Bandiera Arancione nel 2007. Nei secoli Malesco è stato il paese più popoloso della Valle Vigezzo. Le sue origini si innestano probabilmente in epoca preistorica; nella pineta accanto al Rio Secco ci sono tracce di un culto magico-pagano precristiano: i massi coppellati e il sasso “scivolone”, così chiamato perché su di esso le donne si lasciavano scivolare come rito propiziatorio legato alla fecondità. Molti sono i reperti di epoca romana rinvenuti sul territorio: tombe, suppellettili e il lastricato di un’antica via. E’ stata accertata anche la presenza Longobarda, che avevano reso Malesco un avamposto strategico a guardia degli sbocchi di Finero e delle Centovalli, verso il Lago Maggiore. Nella piazza del paese sorge la Chiesa dedicata ai SS Pietro e Paolo, accanto all’Oratorio di San Bernardino e l’obelisco. Di grande interesse è anche la Chiesa del Gabbio, sorta nel XVIII secolo come ex voto alla Vergine dopo la peste del 1513. Il Comune di Malesco è anche il territorio di accesso al Parco Nazionale della Val Grande, la più grande riserva naturale d’Europa, raggiungibile attraverso la Valle Loana. Malesco è la sede dell’Ecomuseo Regionale ed Leuzerie e di Scherpelit (della Pietra Ollare e degli Scalpellini), dedicato alla conservazione e alla valorizzazione della cultura locale, che include una serie di importanti cellule ecomuseali e punti di interesse.
Le frazioni: Finero e Zornasco
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il paese è stato particolarmente legato alla Resistenza: nell’estate del 1944, durante il grande rastrellamento, sedici partigiani furono catturati in Val Grande, torturati per giorni e infine fucilati a Finero, nel luogo in cui oggi sorge un monumento alla memoria.
Nella frazione di Zornasco, di notevole pregio sono la Via Crucis intorno alla Chiesa di San Bernardo da Mentone e il Mulin dul Tacc, una delle cellule dell’Ecomuseo.
Per informazioni amministrative, burocratiche e per conoscere i servizi a disposizione dei cittadini, potete consultare il sito del Comune di Malesco
In sintesi, da non perdere:
- I massi coppellati e il sasso “scivolone”
- La Chiesa dei SS Pietro e Paolo
- Oratorio della Madonna del Gabbio
- Mulin dul Tacc
- Museo del Parco
- Il monumento ai caduti a Finero
- La Via Crucis e la chiesa a Zornasco
E inoltre
- Valle Loana, Fornaci
- Monumento al Colonnello Moneta
- Monumento dello Spazzacamino
- Oasi WWF Pian dei Sali a Finero
- Lavatoio con la mostra permanente dedicata a Giovan Maria Salati
- Oratorio della Madonna del Sasso e Cappella del Peretti a Finero
- Chiesa d Santa Rita a Zornasco